Se ti trovi su questa pagina, hai probabilmente alcuni quesiti sulla plastificazione e i suoi mille usi, oppure conosci già questa utile lavorazione e vuoi esplorare tutte le possibilità che offre. In entrambi i casi, ti trovi nel posto giusto.
Con “plastificazione” si descrivono tutti quei processi che consentono il rivestimento di un foglio di carta con un film plastico in grado di conferire protezione e qualità aggiuntive al supporto di stampa. L'accoppiamento tra materie plastiche e supporti in cellulosa viene fatto da una plastificatrice che, grazie a calore e vuoto, unisce i due in un solido “abbraccio”. Ma perché plastificare uno stampato? Quali possono essere le ragioni che spingano ad avvolgere un libro o una plancia con un film plastico? Vediamo di evidenziarle una per una.
Lo studio grafico, il tipografo o l'appassionato di prodotti stampati potrebbero scegliere una plastificazione per proteggere il loro prodotto, donandogli resistenza contro agenti esterni quali acqua, polvere, insetti e usura. Una copertina plastificata apparirà più “consistente”, conferendo un minore senso di amatorialità a qualsiasi progetto di stampa personalizzata. In aggiunta, una copertina plastificata è quasi una scelta obbligata per gran parte degli articoli cartacei che si avvalgono della stampa digitale. In presenza di un persistente colore di fondo c'è il rischio che una copertina “al naturale” sviluppi inestetici graffi nei punti in cui il colore è stato grattato via. Poche cose risultano appaganti come una bella carta naturale, ma è bene valutare di caso in caso quali strumenti adottare per il proprio progetto.
In ultimo, i film plastici sono utili per infondere ulteriori livelli di lettura alla propria comunicazione su carta. Tramite la plastificazione infatti è possibile inserire un feel tattile sulla propria cartolina, mediante l'uso di supporti trasparenti che restituiscono una texture liscia o irregolare. All'interno di questa pagina troverete numerose varianti della lavorazione.